mercoledì 31 ottobre 2012

"Facciamo un pacco alla camorra"

Carissima/o
Il comitato Don Peppe Diana e il Consorzio Nuova Cooperazione Organizzata
sono lieti di presentarvi la campagna 2012 di "Facciamo un pacco alla camorra"

“Facciamo un Pacco alla Camorra” è il risultato di un progetto in rete che vede coinvolte 16 imprese , tra cui   cooperative sociali, imprese che hanno denunciato il racket, associazioni ed il Comitato Don Peppe Diana. L’iniziativa intende promuovere una filiera produttiva etica partendo dalle attività sociali sorte proprio nei luoghi che una volta erano simboli di violenza e di sopraffazione e oggi, invece, sono rinati a nuova vita grazie alla collaborazione tra le istituzioni e tutte le realtà sociali del territorio. Quest’anno l’iniziativa si presenta con un’importante novità I prodotti saranno sottoposti a severi controlli di qualità e venduti con marchio unico ad ombrello “NCO – Nuovo Commercio Organizzato”  attraverso il riuso produttivo e sociale dei beni confiscati alla camorra e dei beni comuni su "Le Terre di Don Peppe Diana". Con il marchio ombrello i produttori si presentano sul mercato con un denominatore comune, senza tuttavia rinunciare alla propria identità. Ma la risposta alla sfida più grande è stata data con l'inserimento lavorativo di persone svantaggiate nelle attività di recupero e gestione degli stessi beni confiscati. 

A ogni cittadino è richiesto un impegno, uno sforzo per voltare pagina. Acquistare il PACCO ALLA CAMORRA, o promuoverne la vendita è il modo migliore per contribuire allo sviluppo di una economia sociale come antidoto a quella criminale.


Sicuri di avervi fatto cosa gradita in allegato tutte le informazioni utili
(qualche info, descrizione dei pacchi e listino prezzi)




martedì 16 ottobre 2012

L'acqua bene comune (iniziativa europea)


La battaglia per l'acqua bene comune continua e, ancora una volta, abbiamo bisogno del vostro supporto. 
 
Così come in Italia, in molti paesi europei l'acqua non è considerata un diritto ma una merce da vendere e comprare
.

Finalmente, però, è possibile sottoscrivere un proposta di iniziativa europea perché le risorse idriche siano messe fuori dal mercato e dai processi di privatizzazione in tutti i paesi europei.
In che modo? Attraverso il nuovo strumento legislativo di democrazia diretta dell'ICE (iniziativa dei cittadini europei). Per presentare un'ICE servono un milione di firme da almeno sette paesi dell'unione.
Come si fa a sottoscrivere? Basta andare su www.acquapubblica.eu, è semplicissimo e bastano pochi minuti.  

Scegli di essere parte delle decisioni. Scegli per l'acqua diritto umano universale. In Italia e in Europa. 
Firma e fai firmare per l'acqua diritto umano universale!
Passa parola... inoltra questa link ai tuoi amici, ai tuoi colleghi, ai tuoi conoscenti. Condividi il testo e il video Youtube su Facebook, Twitter e Google+


Una catastrofe certificata da un'azienda italiana!

300 morti nella fabbrica tessile pakistana. 
Una catastrofe certificata da un'azienda italiana

Esattamente un mese fa stava per scoppiare il terribile incendio nella fabbrica tessile Ali Enterprises pakistana, dove poi persero la vita circa 300 persone. A quella stessa fabbrica, solo un mese prima, era stata concessa, dalla società italiana di ispezione RINA accreditata dal sistema SAI, la certificazione SA8000 che dovrebbe attestare il comportamento eticamente corretto delle imprese. Ad oggi nessun acquirente internazionale della fabbrica si è fatto avanti per risarcire le vittime della tragedia e nè RINA né SAI hanno intenzione di collaborare per rendere pubbliche le informazioni in loro possesso.  

In queste ore SAI sta tenendo una riunione del suo Advisory Board a Bologna. La Campagna Abiti Puliti chiede trasparenza e le informazioni necessarie per fare giustizia.